Martina Grado, lo sfogo sui social: la fragilità dell’ex corteggiatrice di Uomini e Donne

Le insicurezze della fidanzata di Giacomo Czerny sono uscite allo scoperto

Martina Grado, ex corteggiatrice di Uomini e Donne, programma dal quale è uscita insieme al tronista Giacomo Czerny, ha confidato ai suoi follower di Instagram tutta la sua fragilità emotiva. Dietro ad un’apparente solarità e vivacità, esiste un lato molto complesso, che ha voluto esternare a chi la segue ogni giorno sui social. “Convivo da sempre con un perenne senso di inadeguatezza ed inferiorità. Convivo da sempre con la mania di perfezionismo e di controllo. Convivo da sempre con l’incapacità di non dare importanza al pensiero altrui, di decidere le aspettative e di essere descritta come non sono”, ha scritto la ragazza.

Lo sfogo di Martina Grado su Instagram

Uno sfogo sentito, quello di Martina, che ha poi proseguito nella confidenza: “Convivo da sempre con una forte empatia che mi impedisce di essere oggettiva e facilmente condizionabile. Convivo da sempre con una fragilità non tangibile che permette alle persone di credermi potente. Convivo da sempre con le paranoie martellanti in testa, con i complessi attorcigliati e con le mie insicurezze pesanti come il marmo”.

“Volevo condividere con voi ciò che ho dentro”

Le parole dell’ex corteggiatrice del dating show sono state condivise proprio per esorcizzare tutte le insicurezze alle quali da sfogo in maniera privata: “Convivo da sempre con una costante esigenza di conferme da chiunque, sapere che mi vogliono bene, mi stimano, mi ammirano, mi apprezzano perché ho il terrore di vederle allontanare. Convivo con la paura di provare cose belle perché non le so gestire. Convivo con tante cose che pesano dentro come macigni e mi impediscono di sentirmi davvero ma davvero felice. Potrei lavorarci, in terapia, per anni ma queste cose sono parte di me e fanno la persona che sono. Volevo condividere con voi ciò che ho dentro e ho realizzato ma soprattutto quello che vorrò fare: amarmi, rispettarmi e andarmi dannatamente bene così”.