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Perché tutti vogliono la tessera della biblioteca dedicata ai libri proibiti?

Lotta alla commissione che decide cosa si può leggere o meno

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Libri proibiti

L’iniziativa nata per protesta contro la messa al bando di alcuni titoli ha raccolto il favore di migliaia di utenti

Doveva essere un’iniziativa dalla durata temporale estremamente limitata, ma la tessera della biblioteca “Io leggo libri proibiti” ha letteralmente conquistato il pubblico ed ora diverrà un’iniziativa permanente.

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La censura colpisce le biblioteche scolastiche: una commissione può decidere cosa rendere illeggibile

Tutto è nato a Nashville, città del Tennessee, in cui la biblioteca pubblica ha deciso di stampare in serie limitata una tessera con sopra impressa la dicitura “I read banned books”. Si trattava inizialmente per lo più di una provocazione.

A fine aprile infatti l’Assemblea dello stato americano aveva promulgato una legge che attribuiva ad una commissione (di nomina politica) l’autorità di rimuovere libri dalle biblioteche scolastiche.

La tessera “Io leggo libri proibiti”

Da edizione limitata a mezzo di protesta: la tessera “Io leggo libri proibiti” resterà attiva

Per replicare alla messa al bando di alcuni titoli, la biblioteca ha così creato tali tessere, che avrebbero dovuto avere vita breve, solamente un mese. La popolarità acquisita dalla card ha però superato ogni aspettativa e, viste le elevatissime richieste, è arrivata la decisione di proseguire nella sua diffusione.

I libri messi al bando negli USA sono in aumento

La libertà di lettura è oggi a forte rischio negli USA, dove oltre 1500 titoli sono stati banditi in 86 distretti scolastici di 26 stati. La tessera “Io leggo libri proibiti” è nata proprio per alzare la voce contro tali censure.

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