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Leopoldo Mastelloni a Non è l’Arena: “Baci gay? A casa”

Parole, su un tema delicato, che non sono affatto piaciute al pubblico

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Le parole di Mastelloni sui baci gay: è già polemica

Le parole del cantante Leopoldo Mastelloni sui baci gay, a Non è l’Arena condotto da Massimo Giletti, hanno già fatto il giro del web. Non solo, anche l’incasso di critiche, comprensibili vista la scarsa sensibilità nelle parole dell’artista. Un argomento delicato, quello del personale orientamento sessuale (che proprio perché privato, ci si chiede spesso perché dovrebbe importare del proprio così tanto agli altri), che è stato trattato forse con colpevole superficialità. Il rischio è quello di far passare un messaggio completamente sbagliato.

“Se a me viene voglia di fare pipì che faccio pipì in un angolo?”

Mastelloni si è quindi pronunciato in questi termini, nello specifico sui baci gay, a Non è l’Arena. “Una ragazza che sente di voler baciare un’altra ragazza lo fa a casa. Non è ipocrisia. Se a me viene voglia di fare pipì che faccio pipì in un angolo? Ci sono delle cose private che dobbiamo rispettare. Se tu baci Eva per strada? Non è civile secondo me, civile significa rispettare gli altri“.

Ed infine: “Civile vuol dire rispettare gli altri. Due fidanzati che si sbaciucchiano in un luogo pubblico danno fastidio perché ci sono i bambini a cui non bisogna dare delle indicazioni sbagliate. I sentimenti devono essere privati“. L’unica cosa sbagliata appare, invece, essere la volontà di limitare – anche con le parole – la libertà altrui. Il bacio, infatti, non è considerato atto osceno, motivo per il quale, qualunque bacio non può essere percepito come tale. Anche quello scambiato tra individui dello stesso sesso.

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