Teo Teocoli a Belve: il duro attacco a Celentano, Claudia Mori e non solo

Teo Teocoli: l’intervista a Belve

Il comico Teo Teocoli è stato intervistato da Francesca Fagnani per Belve. E già basta dire questo per capire che le dichiarazioni di Teocoli non saranno tutte (ed in questo caso quasi nessuna) all’insegna della gentilezza e dei sorrisi: anzi, al suo contrario, graffianti e provocatorie. Questo ‘lo scotto’ da pagare se si vuole passare per un’intervista firmata Belve. E sicuramente Teo Teocoli ha fatto felice conduttrice, programma e pubblico. Vediamo allora le sue dichiarazioni.

Teo Teocoli: il duro attacco ai colleghi

Teo Teocoli nello specifico ha rivolto un attacco a più artisti, nell’intervista sopra citata. Tre i nomi principali (e tre ‘pezzi da novanta’, potremmo aggiungere): Diego Abatantuono, Adriano Celentano e Claudia Mori. Con Claudia Mori, nonché moglie di Celentano, Teocoli ha condiviso un importante amicizia lunga 40 anni. Ora di lei ha detto: “Claudia Mori? Quella meglio lasciarla dove è. Claudia Mori (qui una pausa di sospensione), è la moglie di Adriano Celentano”. A questo punto la conduttrice ha domandato ulteriori spiegazioni rispetto l’ultimo tentennamento dell’imitatore: “Cioè, vuol dire che la Mori non esiste senza Celentano?. “Cosa esisterebbe a fare?”, ha replicato in maniera secca Teocoli.

E non è finita qui, perché su Adriano Celentano, Teocoli non ha avuto complimenti da aggiungere. Il comico infatti si è riferito alla serie fumettistica Adrian, ideata dallo stesso Celentano: “Adriano mi chiama e mi fa: ‘Tu devi fare una cosa, devi fare me. Tu presenti lo spettacolo prima del cartone animato’”. Questa cosa non piaceva a Mediaset. L’ho chiamato un paio di volte e non mi ha risposto. Da allora non ci siamo più sentiti”. Molto più sintetico, invece, l’attacco all’attore Diego Abatantuono: “Non ha mai aiutato nessuno”. Insomma, rivelazioni scottanti.

Teo Teocoli: il doloroso ricordo del padre

Non solo attacchi a colleghi, però. Anche un racconto personale, e molto doloroso: la morte del padre e la scelta di non recarsi al suo funerale. Momenti di infanzia di cui Teocoli conserva tanti brutti ricordi: “Un pomeriggio venne un amico di mio padre. Quando tornai a casa, mio padre e il suo amico stavano ascoltando su un giradischi i discorsi di Mussolini. Lì pensai: ma mio padre è proprio un fascistone di merd*. Cominciò un conflitto duro, le sberle diventarono pugni per me e mia madre. E questa cosa è durata finché sono cresciuto, poi, dopo, l’ho appeso al muro. Ho fatto bene a non andare al suo funerale, mia mamma lavorava tutto il giorno e lui non faceva niente”. Un’intervista difficile, spigolosa e tratti incoerente: insomma, un’intervista di Belve.